Willi

Di Franca

Un giorno, dopo che avevo perso il mio precedente gatto, mi fu regalato un bel micetto di appena due mesi, tutto bianco con un occhio celeste e uno marrone; lo chiamai Willi. Era un gattino veramente carino e simpatico, mi ricordo che era molto attratto dall'acqua che usciva dai rubinetti, stava a guardarla per interi minuti.Era una giornata verso la metà di agosto e anche se era estate, c'era stato un grande acquazzone per tutta la mattinata. Ero sola in casa e non sapevo dove fosse Willi. A un certo punto, verso l'ora di pranzo, lo vidi scendere dalla scala e cominciò a miagolare in modo strano. Pensai che avesse fame e gli diedi la sua pappa, ma non volle mangiare. Pensai allora che avesse bisogno della lettiera e ce lo portai vicino, ma non se ne parlava proprio! Continuava a miagolare in modo sempre più strano, molto insistente! Non riuscivo proprio a capire cosa volesse! Lo vedevo quasi aggressivo e mi domandavo se non fosse impazzito!A un certo punto cominciò a risalire la scala facendomi capire che voleva che io lo seguissi. Salii con lui che si fermò davanti alla porta della mia camera senza voler proseguire. La stanza era in penombra perché le persiane erano chiuse, ma la porta interna era aperta. Willi non voleva entrare, così alla fine mi decisi ad entrare io. Con mia grande sorpresa, la camera era completamente allagata dall'acquazzone che era venuto giù durante tutta la mattinata!Evidentemente l'acqua era entrata dalle stecche delle persiane.Mi diedi molto da fare con secchi e stracci per asciugare tutto il pavimento mentre Willi se ne stava imperterrito in un angolo a guardare e, quando ebbi finito, saltò tranquillamente sul letto e riprese il sonno interrotto!

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