L' Omino di Neve

Di Diana Macchitella *

L’omino di neve brillava sul prato innevato. Al posto del naso, una carota, due bottoni per occhi e la vecchia sciarpa di papà al collo. L’aveva costruito Martina, dopo essere tornata da scuola, l’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale. La neve era alta e soffice ed invitava ai giochi. Il micino, piccolo piccolo, bianco e nero, era arrivato alla casetta fuori città bagnato e tremante, inseguendo un giochino luccicante che aveva trovato lungo la via e che gli faceva dimenticare il vento freddo. Era stato accolto con amore da Martina e dai genitori, una creaturina infreddolita che aveva bisogno di aiuto. Erano poveri, ma un gattino si sarebbe sfamato lo stesso alla loro tavola. Il piccolo giocherellava sulla neve quando vide il pupazzo. Lo guardò dapprima timoroso, poi cercò la sua amicizia…Ciao, chi sei? Sono un omino di neve, non vedi? Io sono arrivato qui dopo aver camminato a lungo, tu abiti qui? Mi ha costruito stamattina la bambina che abita in quella casa, vedi? Mi ha messo persino la sciarpa di suo padre…E tu cosa fai solo soletto nella notte? Non ti annoi?Detto questo il gattino spinse il suo giochino dorato verso l’omino che lo nascose nel suo corpo di ghiaccio. Grazie, sei un amico!Le stelle brillavano vivide nella notte…Dalla casa vicina una voce chiamò:Micio, micio, vieni a scaldarti!Era la bambina con una scodella di latte. Il gatto guardò il suo amico, gli dispiaceva andarsene e lasciarlo solo…Vieni anche tu?Gli disse.Ma no, sono gelato… Vieni, ti scalderai un po'...Tutti e due si incamminarono, il gattino baldanzoso, l’omino goffo con la lunga sciarpa al vento. Nella stanza accogliente il fuoco ardeva, l’aria era di festa, il micio lappò il latte e l’omino si accostò al camino. Ah, finalmente un po’ di tepore! Ma cominciò a sciogliersi, dapprima lentamente, poi più in fretta. Lo vedevano fondere e divenire sempre più piccolo fino a che non rimasero che una sciarpa, due bottoni ed una carota. Ma nella pozza d’acqua qualcosa brillava…Mamma, mamma, vieni a vedere?!gridò Martina. Il gatto era sconvolto, aveva visto scomparire il suo amico e non aveva potuto fare niente per impedirlo. La mamma arrivò, vide la macchia d’acqua sul pavimento accanto al camino, raccolse ciò che  l’omino aveva lasciato. Era una moneta d’oro, sarebbe servita a riparare il tetto, a comperare vesti calde.

Tu lo sapevi?

chiese accarezzando il micino

Si, mi sa che tu ne sai qualcosa…

Ed il gattino bianco e nero socchiuse gli occhi, fece fusa sommesse…in fondo non aveva fatto altro che sdebitarsi con un piccolo regalo di Natale…

* Diana è risultata vincitrice del concorso "I Corti di Carta Illustrati" con "La Gattina e la Bambina", libro che potete trovare nelle fumetterie italiane e in altri punti vendita in tutta Italia.

 
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