Millo

Di Monica

Era una bella sera di agosto del 2006, di quelle fatte apposta per passare il tempo a correre e giocare ma io non la apprezzavo. Ero solo, la mia unica compagnia erano quelle piccole fastidiosissime pulci che avevo in tutto il mio corpicino piccino e magro! Avrò avuto un mese, non so, ed ero anche malato, non riuscivo nemmeno a vedere bene a causa dell'infiammazione che avevo agli occhi. Mi sono accucciato all'interno di un copertone di una ruota pensando a che ne sarebbe stata della mia vita quando ho udito un rumore di passi e delle voci. Erano due umane, loro non si sono accorte di me ma io le ho osservate e mi sono piaciute. Si allontanavano tranquille ed allora io, preso dalla disperazione, ho iniziato a miagolare più forte che potevo in modo che potessero sentirmi. Ce l'ho fatta! Mi hanno sentito...si sono fermate e senza un attimo di esitazione sono corse verso quel richiamo di aiuto. Non riuscivano a vedermi dal mio cantuccio d'emergenza e quando mi hanno localizzato hanno esordito insieme dicendo: “Millomì”! Millomì...a Sassari è un termine che si usa per dire eccolo...mah! Che strana parola mi son detto! Mi hanno subito preso e la prima a tenermi fra le braccia è stata Pina, che poi è diventata la mia madrina ed immediatamente dopo sono stato catturato dalle coccole di quella che poi è diventata la mia mamma, Monica. Sapeva che suo marito non sarebbe stato molto felice nel trovarmi a casa ma lei ormai aveva già deciso che MAI mi avrebbe rimesso in quel copertone brutto e nero. Così hanno pensato a quale sarebbe stato il mio nome e non hanno avuto dubbi nello scegliere di comune accordo la prima parola che hanno detto appena mi hanno visto...MILLOMI'...però, un po' insolito ma mi piace! E così eccomi nella mia nuova casa dove conosco il mio papà Leonardo che dapprima mi ha guardato un po' storto ma in pochi giorni si è innamorato anche lui di me. La mia mamma mi adora e non smette un attimo di aver cura di me e di amarmi intensamente per un anno. Si, per un anno perché purtroppo il 9 di settembre ho dovuto lasciarla. Sono stato tanto male e a nulla è valsa la corsa dal dottore...non ce l'ho fatta... Ora riposo nel giardino della mia casa e so che manco tantissimo alla mia mamma, che ha pianto tanto e al mio papà che ancora non si spiegano che cosa mi sia potuto accadere. Però sono stato un gatto molto fortunato nella mia breve vita, mi sono fatto voler bene da tutti, anche dai più restii e ho ricevuto tanto tanto amore da loro. Dico grazie a tutti per l'amore che mi hanno dimostrato.... ....e si, ero davvero un gran gatto, direi un gatto speciale....non dimenticatemi mai.... Millo

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